KALARITANA MEDIA DEL 16 OTTOBRE 2024

Da quasi 40 anni nella parrocchia di sant’Avendrace a Cagliari viene offerto il servizio di doposcuola ai bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. Tra i volontari storici conosciamo Gabriella, del gruppo vincenziano parrocchiale. Spiega che il servizio esiste dal 1985 ed è attivo dall’inizio di ottobre fino a giugno. «Il servizio è rivolto alle famiglie disagiate, che talvolta non capiscono il ruolo che la scuola ha nella vita dei loro figli. All’inizio del progetto i ragazzi erano di più, circa una quindicina. Agli inizi si è dovuto fare i conti con la delusione dovuta all’alto tasso di dispersione scolastica». Le volontarie del gruppo vincenziano sono due, cui si aggiungono, da circa due anni, i ragazzi del Liceo Classico “Siotto Pintor” di Cagliari, partecipanti al progetto PCTO (Percorsi e Competenze Trasversali per l’Orientamento) promosso da don Alessandro Simula, insegnante di Religione Cattolica nell’Istituto, nonché parroco del territorio in cui sorge la scuola. Fabio e Giovanni sono tra i giovani coinvolti nel progetto: «è stata un’esperienza formativa» – afferma Giovanni – «sia per i bambini che sono venuti a studiare insieme a noi, che per noi ragazzi. Ci siamo dati una mano a vicenda per crescere e maturare». «In questo modo» – dice Fabio – «siamo riusciti ad aiutarli, e noi siamo riusciti a crescere confrontandoci con queste realtà difficili».

Don Alessandro racconta di com’è nata l’idea di coinvolgere i ragazzi del Liceo cagliaritano: «L’idea attinge ad un’esperienza pregressa, quella dell’oratorio di san Pietro Pascasio di Quartucciu, quando dall’istituto “Brotzu” (Quartu S.E.) arrivarono, in occasione del progetto dell’alternanza scuola-lavoro, circa sessanta ragazzi e ragazze per fornire un aiuto per il doposcuola. Qui a sant’Avendrace» – dice don Simula – «ho voluto applicare la stessa idea proponendola agli studenti e alle studentesse del liceo Siotto». Il sacerdote non è solo insegnante dei ragazzi ma anche il parroco ospitante dell’attività, «che consente i due aspetti del ministero in un’unica occasione. Ovviamente, come insegnante, è importante dare questa opportunità ai ragazzi. Se il PCTO deve essere un accenno di introduzione al mondo del lavoro, un’esperienza di insegnamento offerta ai ragazzi risulta molto formativa. Il servizio è stato pubblicizzato nelle scuole primarie e secondarie presenti nel nostro territorio e soprattutto ragazzi del quartiere hanno usufruito del servizio. A detta dei genitori e degli insegnanti c’è stato un miglioramento del rendimento. Il doposcuola dovrebbe essere uno dei servizi più qualificanti da proporre negli oratori, proprio per offrire un servizio a beneficio di questi ragazzi soggetti al rischio di dispersione scolastica. È un atto di carità!».

L’esperienza di sant’Avendrace risulta validissima nell’ottica di una continuità, all’interno della collaborazione tra scuole e parrocchie, a favore dei ragazzi e ragazze più deboli, e per far scoprire loro che attraverso un incontro si conosce la realtà di una comunità animata dallo Spirito Santo.

Alessandro Mereu

Tags:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Latest Comments