KALARITANA MEDIA DEL 27 LUGLIO 2024
Su Radio Kalaritana continua il programma: “Sovvenire in radio”. Ospiti di queste settimane sono stati:
don Giuseppe Camboni, economo diocesano, don Marco Lai, direttore della Caritas Diocesana e
l’architetto Terenzio Puddu, dell’Ufficio Tecnico della Diocesi.
I principali filoni: culto e pastorale, carità e beni culturali/edilizia di culto. Don Giuseppe Camboni ha
introdotto i dati: nel 2023, nella nostra Diocesi sono stati erogati poco più di 2 milioni di euro, di cui
1.066.814,90 euro per il settore “culto e pastorale” e 1.015.191,02 per le esigenze caritative.
Il primo filone si riferisce all’attività degli uffici pastorali, alle ristrutturazioni di chiese e case parrocchiali,
al seminario arcivescovile, alla cura delle anime, alle missioni, alla catechesi ed educazione cristiana.
«Dietro questa varietà di interventi -ha detto don Camboni- ci sono persone, situazioni, storie». Di aiuti
ai più fragili ha parlato don Marco Lai, sulla scia del bene che può essere fatto attraverso la consapevolezza
riguardo la rete del dono: «Educare alla dimensione della carità significa anche educare ad essere partecipi
e contribuire grazie ai fondi dell’8xmille». Sono 563.000 euro i fondi messi a disposizione della Caritas,
per interventi diretti su scala diocesana e sul territorio. Non solo ascolto, assistenza, prevenzione ma
anche lavoro, come nel progetto “Terre ritrovate”, nel quale rientrano circa 28 piccole imprese, perlopiù
giovanili. Tante anche le “opere segno” che diventano testimonianza concreta di un buon uso dell’8xmille
per diffondere la cultura della carità. Tra questi, quelli per i giovani: i progetti negli istituti scolastici e il
campo estivo internazionale, per educare alla fraternità e alla pace. «Bisogna recuperare la dimensione
umana per avere un futuro migliore: educare a una nuova umanità, partendo dal Vangelo».
L’architetto Puddu ha trattato il filone riguardante i beni culturali e l’edilizia di culto. I fondi 8xmille della
CEI sono stati utilizzati per il restauro di tre statue lignee custodite nel Museo Diocesano e per la
valorizzazione, tutela e fruizione del patrimonio artistico, culturale ed architettonico. In questi interventi
hanno grande rilievo la promozione e salvaguardia del lavoro, grazie all’apertura di nuovi cantieri. Un
lavoro sinergico tra territorio e comunità, diocesi ed amministrazioni, che permette di essere Chiesa al
servizio di tutti.
ALESSANDRO MEREU